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La Sportiva Lavaredo Ultra Trail: Cortina Skyrace nel segno di Carrillo e Fabbris, nel Cortina Trail vittorie di Perez e Desco


Dopo lo stop 2020, causa emergenza sanitaria, è ripartita la storia della La Sportiva Lavaredo Ultra Trail, evento di riferimento internazionale nel mondo del trail running. Lo ha fatto nel pomeriggio di giovedì 24 giugno, con la prova “veloce” tra le quattro in programma in questo 2021, vale a dire la Cortina Skyrace, gara di 20 chilometri di sviluppo e mille metri di dislivello: partenza dal centralissimo Corso Italia di Cortina, un tratto senza grossa dislivello per uscire dal paese (lungo la pista ciclabile) e poi su, verso gli oltre 2 mila metri di altitudine di Forcella Zumeles e Forcella Sonforca, quindi discesa verso Malga Larieto, Rifugio Mietres e Col Tondo, prima del ritorno in Corso Italia per l’approdo finale.
300 i concorrenti che si sono confrontati nella Cortina Skyrace della ripartenza. A mettere tutti d’accordo lo spagnolo Alex Garcia Carrillo, che ha impresso il proprio ritmo fin dai metri metri e capace di vincere con il nuovo record del percorso: 1h32’33”. In seconda posizione, staccato di 40”, il trentino della Val di Rabbi Alex Cavallar e a completare il podio il piemontese Gianluca Ghiano.
«Sono partito subito forte e l’entusiasmo della gente mi ha galvanizzato: da pelle d’oca l’arrivo in Corso Italia» commenta il vincitore, Alex Garcia Carrillo.
«Mi sono fatto un bel regalo di compleanno» così il piazzato, Alex Cavallar, trent’anni domani, 25 giugno. «Ho ricominciato a correre ad aprile e dunque questo secondo posto vale tantissimo anche se ho un rammarico: senza i crampi che mi hanno bloccato a metà gara avrei potuto battagliare con Carrillo fino agli ultimi metri».
Parla italiano la gara in rosa: a vincere Marta Fabris in 1h57’52”. Con lei sul podio Chiara Fumagalli (2h02’19”) e Piena Deiana (2h02’48”). «È stata una gara bellissima – per me è la prima volta qui – e anche la vittoria è stata bellissima» commenta la vincitrice, vicentina dell’Altopiano di Asiago e specializzanda in medicina dello Sport a Padova. «Vengo dallo sci di fondo e mi trovo bene in salita ed è proprio nei tratti all’insù che ho vinto. In discesa, che non è il mio forte, mi sono limitata a controllare».

La seconda giornata de La Sportiva Lavaredo Ultra Trail è stata ancora all’insegna del record. Anzi del doppio record. Sì, perché dopo che nella prova d’esordio, la Cortina Skyrace andata in scena ieri, giovedì 24 giugno, lo spagnolo Alex Garcia Carrillo aveva fatto registrare il nuovo tempo di percorrenza, anche oggi sono stati abbassati i tempi realizzati nella passate stagioni: sia in ambito maschile sia tra le ragazze. In programma la Cortina Trail, gara con partenza e arrivo a Cortina, nel centralissimo Corso Italia, e 48 chilometri di sviluppo e 2.600 metri di dislivello positivo: 1.200 i concorrenti (su 1.350 iscritti) che si sono confrontati su un tracciato di suggestione assoluta che li ha portati a nella prima parte a girare attorno alle Tofane, sfiorando Col Rosà e risalendo la Val Travenanzes fino ad arrivare a Col dei Bos, nella seconda a correre all’ombra di Averau e Nuvolau, transitare al passo Giau, toccare Forcella Ambrizzola, il rifugio Croda da Lago e il lago d’Ajal prima dell’approdo finale.
Il primo a tagliare il traguardo ai piedi del campanile di Cortina è stato Antonio Martinez Perez: 4h17’14” il responso delle lancette del cronometro, nuovo record del tracciato. Gara in progressione quella del ragazzo di Alicante che è stato nel gruppo di testa per la prima ora e mezzo per poi aprire il gas e diventare irraggiungibile per tutti. Scandinavia sul secondo e terzo gradino del podio: piazza d’onore per il norvegese Jo Forseth Indgaard (al traguardo in 4h23’41”) e bronzo per il finlandese M årten Bostr öm (4h26’31”). Primo italiano Marco Piccin, trevigiano di San Fior, sesto in 4h51’01”.
«Negli ultimi quattro mesi mi sono allenato pensando esclusivamente a questa gara» dice Antonio Martinez Perez che ha abbassato di oltre 3’ il record precedente, stabilito dallo statunitense Zach Miller nel 2018 (4h 20′ 24). «Sono davvero felice per questo successo, arrivato in un ambiente fantastico che vedevo per la prima volta. Dopo la prima ora e mezzo di gara ho forzato il ritmo e sono rimasto solo: da lì in avanti ho pensato solo a spingere forte, ad alimentarmi e idratarmi, senza preoccuparmi degli avversari. È andata benissimo!»
Italia davanti a tutte nella gara in rosa. A imporsi, abbassando di oltre 12’ il tempo fatto registrare dalla statunitense Hillary Allen nel 2018, è stata la piemontese, valtellinese d’adozione, Elisa Desco. Per la più volte tricolore di corsa in montagna, nonché iridata di sky marathon nel 2014, è arrivato il tempo di 5h06’57”. Lontanissime la seconda e la terza classificate, entrambe polacche: nel’ordine Ursula Paprocka (5h24’19”) e Katarzyna Wilk (5h25’43”).
«Lo scorso anno ho gareggiato alla Virtual Lavaredo Ultra Trail e il percorso mi era piaciuto tantissimo. Ma essere qui quest’anno è stata naturalmente un’altra cosa, bellissimo» dice Elisa Desco. «Non era scontato essere al via e non era scontato vincere perché la settimana scorsa ho avuto una distorsione e le discese erano un’incognita: nei tratti in discesa ho controllato, volevo assolutamente arrivare».

Fonte Press Office Lavaredo Ultra Trail

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.